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Baschi Verdi - Perlustrazione appiedata anticontrabbando e ricognizione cippi confinari
La perlustrazione appiedata anticontrabbando e la ricognizione dei cippi confinari.
Fin dalle proprie origini, al Corpo della Guardia di Finanza (allora “Guardie di Confine”) venne demandato il compito di vigilare sugli interessi economici dello Stato italiano.
Tra le attività dei militari, ieri come oggi, vi è il compito di vigilare sui confini terrestri dello Stato, al fine di far applicare quelle Leggi introdotte proprio a salvaguardia degli interessi economici e fiscali.
La Scuola Alpina della Guardia di Finanza, fin dalla propria istituzione, ha provveduto a formare debitamente tutti quei militari che avrebbero dovuto poi svolgere dette attività durante il loro servizio, addestrando gli Allievi alla dura vita di montagna, caratterizzata dalle estreme difficoltà rappresentate da freddo, neve, ghiaccio e fatica fisica.
Nel secolo scorso, le attività di “perlustrazione appiedata anticontrabbando e di ricognizione cippi confinari” rappresentavano estenuanti pattugliamenti appiedati, diurni e notturni, attraverso le impervie e difficilmente praticabili zone di confine terrestre, in condizioni di estrema difficoltà dovuta alla natura stessa del territorio da controllare: ore ed ore, giorni e giorni di continuo ed estenuante cammino, con la pesante dotazione di servizio sulle spalle, hanno permesso ai militari del Corpo a compiere sequestri di materiali tra i quali, ad esempio, sigarette, tabacco, sale, oro o banconote.
Ma spesso dette attività hanno richiesto enormi sacrifici da parte dei militari del Corpo che, nel tentativo di far rispettare le Leggi, hanno spinto il proprio senso del dovere fino all’estremo sacrificio.
Nel diorama è rappresentata una delle attività di perlustrazione di un vero tratto di linea confinaria presente tra Italia e Slovenia, operato nel periodo ricompreso tra la gli anni Novanta del secolo scorso e la prima metà della prima decade del secolo attuale: militari “Baschi Verdi” si apprestano ad effettuare ore ed ore di marcia attraverso le impervie zone del carso, partendo da un valico di “III categoria” ormai in disuso e diroccato, nei caratteristici colori che offre la vegetazione nel periodo tardo-autunnale.
Le attività di servizio effettuate in quel preciso periodo hanno consentito di bloccare centinaia di immigrati clandestini che tentavano di introdursi illegalmente nel territorio italiano, nonché di operare numerosi sequestri di armi ed esplosivi (provenienti dalle vicine zone balcaniche martoriate dal recente conflitto) oltre che di ingenti quantità di stupefacenti e di tabacchi lavorati esteri per contrabbando.
Baschi Verdi - Perlustrazione appiedata anticontrabbando e ricognizione cippi confinari -work in progress-
Baschi Verdi - Posto di blocco
Il posto di blocco.
La massima Autorità di Pubblica Sicurezza locale può disporre che vengano adottati particolari controlli stradali, ad esempio al fine di assicurare alla giustizia gli autori di efferati crimini nell’immediatezza dall’avvenimento degli stessi.
I “posti di blocco” vengono quindi attivati dalle varie forze di polizia, generalmente su quelle arterie di scorrimento che gli autori del crimine potrebbero percorre per allontanarsi e far perdere le proprie tracce.
Le attività di controllo vengono effettuate da più operatori di polizia, con l’ausilio di più automezzi ed apposite modalità e segnaletica stradale (così come previsto dal “Codice della Strada” e dal relativo "Regolamento di Attuazione” dello stesso).
Gli autoveicoli in transito subiscono un controllo sistematicamente e, se necessario, vengono fatti arrestare in un apposito spazio per subire un controllo più approfondito.
Si noti, nel diorama raffigurante un “posto di blocco” operato dai “Baschi Verdi” della Guardia di Finanza, la presenza di un automezzo di servizio posteggiato al centro della carreggiata, posizionato in direzione opposta al flusso dei veicoli da sottoporre a controllo: il personale a bordo di detto automezzo avrà il compito di inseguire, raggiungere, fermare e controllare eventuali autoveicoli che, avvedutisi della presenza del “posto di blocco”, invertano la marcia e di diano a precipitosa fuga nel tentativo di sottrarsi al controllo stesso.
L’autoveicolo posizionato in fondo alla piazzola di sosta avrà invece il compito di porsi ad immediato inseguimento di eventuali veicoli che, nel tentativo di sottrarsi al controllo, non ottemperino all’invito di fermarsi impartito dagli operatori e dalla segnaletica stradale.
Nel diorama è riprodotto un vero “posto di blocco” operato sulla Strada Statale 11 “Venezia-Trieste”: i colori della vegetazione e delle rocce presenti al margine della carreggiata rispecchiano fedelmente la porzione di territorio nei caratteristici colori della vegetazione carsica.
Baschi Verdi - Posto di blocco -work in progress-
Comando Provinciale Gorizia - ingresso Via Diaz
Fiat Punto -I serie- (1996) in officina
Iveco Lince VTLM - Task Force GRIFO - deserto afghano 2013
La Task Force "Grifo", è l’unità specializzata della Guardia di Finanza inserita nel "Regional Command West", il comando di I.S.A.F. a guida italiana, ha il compito primario di addestrare i poliziotti dell’Afghan Border Police, allo scopo di migliorarne le tecniche operative e, in particolare, le capacità di controllo doganale.
I corsi della Guardia di Finanza sono frutto di un trattato bilaterale tra l’Italia e il Governo afghano e dal 2006 ad oggi hanno visto la partecipazione di più di 700 tra agenti dell’ Afghan Border Police e funzionari delle Dogane afghane.
I corsi hanno la durata di quattro settimane con un programma didattico, coordinato con le autorità nazionali, basato su materie strettamente tecniche, come legislazione penale, poteri di polizia, leggi doganali, anticontrabbando e le misure contro l’illecita esportazione di capitali, nozioni di diritto internazionale e di cultura civica, nonché la normativa contro la corruzione dei pubblici ufficiali. Alle lezioni teoriche è associata una parte pratica, in cui vengono illustrate agli agenti afghani le principali tecniche di polizia, con particolare riguardo ai controlli stradali ed alle ispezioni di veicoli.
Nell’ area di responsabilità del comando I.S.A.F. a guida italiana rientra la 4^ Zona dell’Afghan Border Police che ha competenza sulle province di Badghis, Ghwor ed Herat. Quest’ultima in particolare è da sempre considerata la provincia economicamente più florida del Paese per la presenza di più di 800 piccole e medie imprese attive nel settore edile, tessile, agro-alimentare e del trattamento delle materie plastiche.
Nel (mini) diorama un Iveco Lince VTLM (in scala 1/43), come quelli in dotazione al Corpo per la specifica missione, è posizionato in una piccola porzione di deserto afghano, riprodotto nei caratteristici colori, affiancato da due finanzieri con apposito equipaggiamento per la specifica missione.
Operazioni TRAFFIC TRAFFIC2 TRAFFIC3 - Compagnia GdiF Gorizia
Palazzo del Governo - L'Aquila 6 Aprile 2009
Alle 03.32:39 di lunedì 6 Aprile 2009, un terremoto di grandezza 5,8 sulla scala Richter abbatte la sua furia sulla città de L'Aquila e sui paesi circostanti, spezzando centinaia di vite e stravolgendo quella di decine di migliaia di persone, sfregiando il volto di un territorio. Un paesaggio lunare quello descritto da chi è intervenuto nei primi soccorsi... e poi il terribile silenzio ed il drammatico buio sulla città così terribilmente ferita. Da subito, da quella disastrosa notte, tra le rovine del terremoto prima e nelle tendopoli poi, squadre di Finanzieri si sono operate per salvare e soccorrere vite umane, e per contrastare l'odiosa azione degli "sciacalli".
Questo diorama, realizzato interamente dalla paziente e meticolosa opera del M.llo CANCIELLO Giuseppe (a cui io ho modestissimamente contribuito con la sola realizzazione del modellino di Land Rover Defender 90), racchiude tutto il dramma di quelle terre e di quelle genti, tutto l'impegno profuso dagli uomini e donne delle Fiamme Gialle a seguito di quella calamità, e tutte le emozioni provate durante tragica circostanza.
"Solo chi era lì in quei giorni, a scavare con le mani tra le macerie, a camminare nel più irreale buio e nell'assordante silenzio, a percepire il pianto ed il dolore della gente, può davvero capire."
Piccolo eliporto "Soccorso in mare, pronti al decollo!"
"UOMINI PRONTI A TUTTO PER SALVARE VITE UMANE"
Dal 2007 anche la Guardia di Finanza ha una propria componente autonoma di AEROSOCCORRITORI, formati presso il 15º Stormo dell'Aeronautica Militare, ed inquadrata nei Reparti Operart Aeronavali (ROAN).
Dal 2010 è attivo il primo Nucleo Aerosoccorso presso la Sezione Aerea di Manovra di Elmas, in Sardegna.
Tutela Monopolio del Sale - Saline di Cervia (RA) - anni '60
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